Rafael Alberti

“La tua pittura ha l’odore della terra
sa di creta e di fango, di rugiada all’alba
d’ocre dorate, rossi cupi e silenzi
sereni che riposano
già in un cavallo, un gatto, una ragazza nuda”.

Rafael Alberti
Roma settembre 1975

Sebastian Matta

“Ma apro bocca perché chi prende le sue radici in mano
può far crescere un albero dalla mano.
Se Paternesi reincarna Piero, siamo presenti ad una rinascita per tutti,
si può rinascere da qualsiasi pretesto spermatozoico (Ovidio).
Chi prende le sue radici in mano tocca tenerlo d’occhio.
Io lo tengo d’occhio.
E, Alessio, se tu non prendi le tue radici in mano…
ti …‘matto’ “

Sebastian Matta
Roma 1983

Maria Luisa Spaziani

La gloria

 

Seminavano al vento le loro frasi lunghe -come sciarpe oscillavano al vento- il vento strappava molte sciarpe a caso e via se le portava in forma di nuvole sfilacciate

sempre il poeta scoriandola le sue parole al vento -tremila fuchi muoiono perche’ uno tocchi la regina- scrivono scrivono e nemmeno morendo sapranno se la pagina era marmo era acqua

inutilmente tu che scrivi interroghi, fissi negli occhi il tuo oroscopo o angelo -l’acqua talvolta si rapprende in marmo e questo e’ il paradiso cui si danno altri nomi-

ti credevi una zattera, se una nave ammiraglia, ti credevi ombrello, sei un bel cervo volante, ti credevi una pietra pesante, incapace di splendere e sei argento, sei la vetta della piramide

e il piu’ celebre marmo puo’ di colpo svelare incrinature piu’ esili di un capello, poi tutto cricchia, si sbriciola, e i menhir dell’orgoglio si sciolgono in mulinelli, risucchiano via il tuo nome

7 ottobre 1981